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Magra, morbida

1 Dic

Ennesima giornata del fine settimana passata chiusa in casa a fumare (di nuovo, dopo che per mesi non ne avevo toccate, solo e-cig), ad ascoltare musica e a deprimermi.

Ho rivisto quell’uomo delle farfalle. Mi fa impazzire, un minuto penso di voler andare a vivere da lui e il minuto dopo mi fa venire voglia di mandarlo a fanculo. Precipita tutto, parla già di ‘casa nostra’, accenna a dei potenziali figli. E non capisce che io invece sono una persona che pondera anni prima di cambiare il cellulare; figuriamoci andare a vivere con un semi sconosciuto 14 anni più grande di me che ha il pallino di prendere e partire e andarsene in giro per il mondo. Il mio mondo è molto piccolo. E’ fatto di tanta casa, di lavoro, di migliorare con piccoli gesti quello che ho intorno, o meglio tentare di farlo.  Però lui mi piace. Mi fa stare male, e mi fa stare bene; mi sento viva. Non ci sentiamo da quattro giorni perché al solito ci siamo mandati a fanculo via whatsapp, e con tutta la sofferenza che provo non ho la forza di scrivergli o chiamarlo perché mi pare solo di cacciarmi in un mare di guai e andarmela a cercare. Come potrei mai portare dai miei una persona del genere, che vive girovagando senza VOLER avere una pianta stabile ? E che non entrerebbe mai nel mio mondo, come mai io vorrei entrare nel suo. Sono stanca: quest’anno praticamente non sono partita, e non mi manca, non lo voglio fare più. Sono lontani i tempi in cui appena prenotato un viaggio cercavo subito il successivo. Forse sono un pochino depressa e non lo so. Quest’anno i miei vorrebbero andare da mio fratello per Natale, e non partiranno se non mi unirò a loro; e io probabilmente li farò contenti per amore della pace, ma al pensiero di essere fuori casa ho voglia di piangere. Quindi come mai potrei stare con uno che vorrebbe trascinarmi a destra e manca ? Che, suppongo, abbia fatto di tutto nella sua vita, e che mai potrei proporgli io, che sono un’inetta che rifugge il nuovo ? Un’inetta ‘magra, ma morbida, e mi piaci così, odio le spigolose’. Questa frase non fa altro che rimbombarmi in testa. Morbida. Entro in una 38. Esagerando, i miei colleghi mi dicono che sono magra, che sto sparendo. Come posso essere morbida? Con che sorta di modelle è stato, per dare a me della morbida ? Come potrebbe mai aspettare finché io non potrò fare sesso ? Mettersi il preservativo perché non ho la minima intenzione di usare la pillola o di beccarmi qualche ALTRA malattia ?

Per contro, c’è lo Smidollato che non riesce a fare le valigie a quella fallita della sua ex e a buttarla fuori di casa. Che mi dice sempre che sono troppo magra. Che piacerebbe tantissimo a mio papà. Che riesco a influenzare, a tirare su di morale, a farlo ridere. Che andrebbe d’accordo con i miei amici. Che PIACEREBBE ai miei amici. Che mi riscrive subito quando lo mando a fanculo e mi fa ragionare e mi fa chiedere scusa quando serve. Che mi aspetta da due anni e mezzo perché non abbiamo mai potuto scopare come si deve. Che mi capisce e mi consola quando gli spiego che non voglio essere toccata neanche con un dito.

Odio tutto questo. Mi sembra di tirare fuori la parte peggiore di me. Non voglio essere piagnucolosa, indecisa. Non voglio tornare ad essere la larva che sono stata per lo Sposino.

 

 

 

It is what it is

7 Nov

Sono ormai due anni e mezzo che vado periodicamente dal ginecologo per capire per quale diamine di motivo non riesco ad avere una vita sessuale normale o anche l’assenza di fastidi come perdite copiose.

Mentre seguo la cura per la vestibolite salta fuori che devo fare ANCHE l’esame per l’Hpv, e mi domando davvero perché questa cosa non possa avere una fine, sia in positivo che in negativo. Grazie, Mario, ma la nostra principessa è in un altro castello. Sempre più difficile. Ti fai in quattro, butti sangue sudore e lacrime e alla fine resti senza principessa, se vuoi puoi iniziare un altro livello e sperare di trovarla.

La vita mi punisce.

Lo Sposino non si è imbruttito, come speravo. Anzi, devo dire che l’ho trovato perfino più carino; ha preso qualche chilo, cosa che gli ha tolto quell’aria da spaventapasseri che aveva. Chissà se mi ha vista e si è mangiato le mani, o se non mi ha vista proprio, o se mi ha vista mentre camminavo con la grazia di un elefante su scarpe col tacco che non sono per me.

La vita mi punisce perché sono cattiva. Perché non ci siamo salutati e non ho avuto l’opportunità di dirgli che è un pezzo di merda. Chissà; avessi fatto una scenata teatrale oggi non sarei ancora così inacidita nei suoi confronti.

La vita mi punisce perché sono ipocrita e falsa e traditrice: perché allontano il ‘mio ragazzo’, il bravo ragazzo con la ex fidanzata ancora a casa, perché non mi va più di stare con lui. Non mi viene più di baciarlo, di fargli le coccole. Non riesco a pensare ad altro che al pomeriggio magico passato con quell’uomo, alle sue labbra morbide, a quanto mi piacerebbe rivederlo, baciarlo ancora, accarezzarlo, stare ore a guardarlo negli occhi. Riguardo le sue foto, rileggo i suoi messaggi.  E mi sento in colpa. E mi isolo nella mia bolla, un posto inviolabile in cui posso sognare in pace.

Forse è proprio vero che l’occasione fa l’uomo ladro; fatti i dovuti distinguo, siamo tutti dei traditori e degli ipocriti.

 

Tre Ave Maria e un Padre Nostro

28 Ott

Ho finalmente capito il motivo per cui non riesco a fare sesso con il ragazzo che ormai frequento da due anni e mezzo : ho la vestibolodinia, che, per come l’ho capita io in termini veramente da asilo, è una sorta di moltiplicazione delle terminazioni nervose ‘lì sotto’ che mi fanno provare dolore. Ho speso la bellezza di 150 euro per dei farmaci che dovrò prendere fino a dicembre (e non sono neanche scaricabili: dove siete, ‘me too’ del cazzo quando c’è un vero problema per le donne da affrontare? Se non avessi potuto permettermelo, come mi sarei curata?), e sarà una cosa lunga e camurriosa, come ha detto il mio ginecologo. In pratica, mi aspetto anche di non guarire, e prendo tutte quelle dannate bustine e pillole e mi imbottisco di cannule vaginali solo per farlo, senza crederci.

La giusta punizione che mi spetta.

Perché ho scoperto che io e lo Sposino avremo una riunione aziendale assieme e già sto pensando a come vestirmi per sembrare strafiga e a cosa dirgli (che poi, ci sarà talmente tanta gente che manco ci incontreremo). Giusti ieri, sono otto anni che.

Perché oltre a frequentare ‘il mio ragazzo’, non libero, che ancora non è riuscito a buttare fuori di casa la sua ex, perché, poverina, le è morta la mamma, non sa dove andare, è quasi sulla quarantina e rischia di suicidarsi, ho anche chattato per mesi e poi incontrato e baciato un altro uomo.

E non so cosa fare. Se da un lato l’uno mi da una sorta di stabilità, mi conosce, non c’è bisogno di ricominciare da capo, l’altro mi ha fatto provare di nuovo le farfalle nello stomaco. E mi intriga, e vorrei conoscerlo meglio, e.

Poi in effetti penso che fin quando non si risolve questa condanna che pende sulla mia testa è assolutamente tutto inutile.

Ingoiare pilloline di merda.

14 Ago

Ed eccomi qui, a casa, la sera di ferragosto, con lo stesso identico programma per domani.

Ho sempre detestato questa cosiddetta festa, ancora più del Natale. Perché se a Natale puoi confonderti in mezzo agli ennemila cugini e zii e passare inosservata, a ferragosto non si scappa: se sei solo come un cane si vede.

E io sono un cane.

Internamente sono un concentrato di rabbia, recriminazioni, odio e disprezzo. Ultimamente il gruppo che frequentavo si è sfaldato. Alcuni che credevo vicini si sono allontanati inspiegabilmente, o forse non troppo: probabilmente all’interno di quel gruppo eravamo qualcosa, al di fuori nulla. E io sono troppo orgogliosa per cercare di ricomporre i pezzi. Se mi vedo rifiutata una volta, non riesco a passarci su. Mi ritengo ferita e aspetto sempre che siano gli altri a fare un passo, e questo passo a volte arriva, e a volte no. Ho un carattere di merda, che odio negli altri, e che io stessa riesco a superare quando mi sento in forma; e vabbè, non ha risposto al messaggio, che sarà mai, mandiamogliene un altro. La scarsa autostima è una vera tragedia che non ti lascia mai in pace definitivamente.

Sono una vera e propria fallita. Ancora faccio troppe cose con i miei genitori, il che mi fa sentire sempre fuori posto e inadeguata. Non dovrei più vivere con loro, ma andare a stare sola mi porterebbe ancora di più all’isolamento, passerei interi fine settimana senza rivolgere la parola ad anima creata.

Mi sento sempre giudicata. Perché vivo coi miei, perché sono single, perché non esco abbastanza, perché non faccio carriera, perché sono io.

Ah, già. Sono single. Ho definitivamente messo un punto. Dopo due mesi di stress continuo per uscire a qualunque ora del giorno e della notte anche con 40 gradi all’ombra, e tirate epiche perché ‘un rapporto di coppia così non potrà funzionare se tu non hai voglia di vedermi’, mesi in cui la Fidanzata Vera era stata fuori per lavoro, ho deciso di mettere un punto, visto che la suddetta F.V. è tornata e si è andata a reinstallare a casa sua senza che lui riesca a dirle che non può farlo. E quindi adios. L’ennesima presa per il culo.

Non saprei neanche dire come mi sento. Inutile certamente. Schifosa per tutto il rancore che provo, e cerco il più possibile di dissimulare e inghiottire per cercare di essere una persona meno frustrata, meno cattiva. Ma l’aura è negativa, e si avverte.

Hello, it’s me

27 Apr

Non lo so, perché stasera sono qui.

Sono cambiate tante cose nel corso di un anno. Non sono più la stessa persona, per la maggior parte del tempo. Affamata di approvazione, lo scorso anno flirtavo con praticamente chiunque. Mi piacevano tutti. Tranne uno… che poi alla fine è quello con cui ho iniziato la relazione più duratura che abbia mai avuto in vita mia. Un anno, fra poco. Parlo di relazione perché naturalmente anche qui non poteva mancare la nota stonata. Anche lui era impegnato, e ha lasciato praticamente subito la sua fidanzata, che però lo tiene praticamente sotto ricatto e vive ancora sotto il suo stesso tetto.

La cosa mi ha dato notevole fiducia e mi ha fatto ‘mettere la testa a posto’, e quindi basta fare la cretina a destra e manca… o quasi. A volte ho bisogno di conferme. Mi serve sempre un piano B, una via di fuga. E questo è molto ‘old me’. Perché le attenzioni, i piccoli gesti, le dimostrazioni non sono mai abbastanza.

 

Ho passato un paio di brutti giorni di recente, alla notizia che è morto un ragazzo di soli 3 anni più grande di me, per un tumore. Il pensiero non mi molla. Mi sembra tutto senza senso.

Sto invecchiando. Me ne rendo conto dalle rughe in più, dalla fatica immane per fare tutto, dal fatto che i giorni volano in un secondo. Qualche anno fa ‘il mese prossimo’ prometteva una prateria sconfinata di giorni da dover riempire a tutti i costi in qualche modo. Oggi, ‘il mese prossimo’ è domani.

Il mio amico gay non è più il mio amico gay. Abbiamo interrotto i rapporti. L’ho sostituito con un altro amico gay. Forse aveva ragione lui ad accusarmi di essere egoista e superficiale. In generale, le cose stanno cambiando per tutti. Una mia amica è incinta, un altro si è sposato, un’altra sta facendo un mutuo e va a convivere e io… forse fra qualche tempo potrò presentare loro questo ragazzo. Ma non so … sembra tutto così ‘provvisorio’. Così tanto che forse non vale neanche la pena perderci tempo a rifletterci su. Ho ancora lo sposino su facebook. Mi è giunta voce che probabilmente la cornuta è diventata cornificatrice. Tutto cambia così in fretta eppure certe cose restano sempre uguali… tutto cambia affinché nulla cambi.

We are accidents waiting to happen

22 Mag

IO sono un incidente che non deve succedere a nessuno.

Ground control to major Tom

21 Feb

”L’unico uomo che con cui ho una relazione stabile e che mi sceglie sempre è il mio amico gay, stiamo per partire di nuovo insieme, e appena comprerò i mobili andrò a vivere vicino a lui e chissà, forse prima o poi finirò per sposarlo e adottare bambini con lui.”

Finiva L’ultimo post. Ebbene, ho litigato anche con lui, e anche se non ci avessi litigato, ora lui si è rifidanzato col tipo che fino a non più tardi di due settimane fa ha mollato con notevole versamento di lacrime e ‘per favore esci con me e andiamo a ubriacarci’, cosa da me regolarmente eseguita. E il ringraziamento è stato: ‘a questo punto non so se posso più partire con te per il tuo compleanno’, dopo che aveva comprato i bihglietti aerei soprendendomi una sera.
L’altra mia amica ha prenotato il Viaggione, quello ‘dall’altra parte del mondo’, e proprio in quei giorni cadrà il mio compleanno, e insiste ancora perché mi unisca, e sto iniziando a pensarci, ma anche no. Sarò come sempre sola come un cane.
naturalmente in tutto questo non mi sono ancora trasferita e sono 3 mesi che pago l’affitto a vuoto, mi mancano un sacco di mobili e soprattutto la voglia di andarmene.
La moglie di Collega 1 mi ha chiesto l’amicizia su facebook, il che mi indica che sono sotto controllo e mi ha fatto perdere un amico dato che non voglio metterlo in difficoltà se dovesse ricevere qualche messaggio mentre è con lei.
Collega 2 è stato trasferito ed è un mese che chattiamo e ci sentiamo al telefono, tra alti e bassi, solo che da un paio di giorni, al mio ennesimo tirare la corda, credo si sia stufato ed è scomparso. Il problema è che io non tiro la corda per il gusto di farlo, la tiro perché non so davvero che fare.
lo saprei cosa dovrei fare: tagliarla e cercare di fare una vita normale, andare in palestra e accettare gli inviti di gente sana, che sono pochi, ma anche quando arrivano io li scanso come la peste, perché se le cose non sono complicate, immorali e a rischio sofferenza a me non piacciono !
Sono stanca di combattere contro me stessa, pare sempre che cerchi di auto sabotarmi, mi circondo di gente sbagliata, anche le semplici amicizie, se non hanno qualcosa che non va non fanno per me. Ma perché ?

E quindi.

16 Gen

1) Il mio amico, quello con cui avevo litigato e poi fatto pace, quello che ci provava senza sbilanciarsi troppo, ha fatto la proposta di matrimonio alla sua fidanzata con tanto di anello. Credo si sposeranno entro l’anno. Dopo aver mandato la foto di loro due insieme con lei che teneva la mano ornata in bella mostra, mi ha scritto che si sentiva in colpa nei mie confronti. Io l’ho mandato a quel paese dicendogli di tenersi queste cose per lui se è confuso. Pare che sia finita così, amici come prima.

2) Il primo dei miei due colleghi di ufficio sposati è sempre più esplicito. L’altro giorno mi ha dato un bacio sulla guancia che si è trasformato in un morsetto, e non fa che ripetermi che prima o poi mi bacia. Io gli ho detto che non se ne parla proprio, ma continuo a chattare con lui, perché al di là di tutto mi fa morire dalle risate, ed è la classica persona a cui posso raccontare qualsiasi stupidaggine.

3) Il secondo dei due, che ha la bellezza di 21 anni più di me, a breve verrà trasferito, e si è anche lui sbilanciato un bel po’. Mi ha scritto che si era fatto un film e mi ha invitato più volte a prendere un caffè insieme. A me piace da morire, è bellissimo, il classico uomo adulto affascinante, elegante, con quel meraviglioso humour sottile. La cosa che mi prende di più è che è lievemente malinconico, sulle sue, uno di quelli che non vedi mai perdere le staffe. Ieri io e Collega 1 ci siamo messi a scherzare facendogli un sacco di complimenti mentre lui parlava col nostro responsabile, e lui si imbarazzava, ed era meraviglioso. La crocerossina che è in me sta sbavando.

4) Altro collega, questo puttaniere, il classico innamorato del mondo che non può fare a meno di giocare, che ‘non sa che mi farebbe’, anche se ‘sono senza sale’.

5) NEW ! Un ragazzo che sta a 500 km di distanza amico dei miei amici, che ha iniziato a scrivermi su whatsapp dopo che l’ho aiutato per una cosa che aveva chiesto sulla chat di gruppo, anche se ci siamo visti di presenza solo quando lui è venuto qui quindi due volte, ma ‘oltre a piacermi fisicamente c’è qualcosa che non ti so spiegare che mi piace e se vivessimo vicini sarei in difficoltà’, perché, NATURALMENTE, anche lui è fidanzato.

6) Il manco cagato di striscio, un ragazzo che non è brutto per niente, ma che non mi piace, questo sì single e tranquillo, che mi invita ripetutamente a prendere un caffè.

7) Lo stronzo, che come sempre non si scompone, ma che mi pare che lo lanci, qualche piccolo, minuscolo segnale, come il fatto che dopo che l’ho rimesso al suo posto con me non abbaia ordini quando viene o telefona, l’ultima volta che è venuto si è pure affacciato nella mia stanza ed è restato lì qualche secondo, il tempo che io con atteggiamento indaffarato gli dicessi ‘sììììì?’ della serie ‘che vuoi, sbrigati a dirmelo perché devo tornare a fare altro’, e lui ‘niente, come va?’. E mi pare, ma è una cosa tutta opinabile, di aver beccato qualche sguardo. Ma potrebbero essere solo mie fantasie, e lui non si muove e io mi sono scocciata.

E io non so che fare, se comportarmi bene ed evitare di rifare la stessa minchiata che mi ha rovinato la vita per due anni oltre ad essere una cosa non proprio moralmente corretta, o se fregarmene e divertirmi e scopare, che sono in astinenza da troppo, troppo tempo (l’unità di misura è in ANNI) e in fondo chi se ne frega, se sentirmi appagata da tutti questi complimenti o infinitamente triste perché piaccio, ma la scelta definitiva è sempre un’altra, non dico che sia solo per scopare ma insomma, ‘se sei tu il mio destino allora portami via’ e invece non mi porta via nessuno, alla fine.

L’unico uomo che con cui ho una relazione stabile e che mi sceglie sempre è il mio amico gay, stiamo per partire di nuovo insieme, e appena comprerò i mobili andrò a vivere vicino a lui e chissà, forse prima o poi finirò per sposarlo e adottare bambini con lui.

I think I’m gonna be sad, I think it’s today

17 Dic

C’è una grossa novità. Ho fatto il bonifico quindi pare proprio che sarà così. Vado a vivere da sola. Come al solito sto affrontando anche questa cosa come faccio io, quindi con zero entusiasmo e facendomi trascinare dagli altri. Per primi i miei genitori, che digerita la botta si stanno entusiasmando più di me nello scegliere l’arredamento.

Io penso solo ai lati negativi. Penso che rimarrò completamente sola, che non avrò più a farmi compagnia neanche i miei genitori, a cui ultimamente mi sono attaccata in maniera viscerale, vuoi anche perché sono venute a mancare le mie due nonne nel giro di quattro mesi.

Naturalmente quando scatta l’adunata per l’ora di cena e io sono obbligata a restare con loro fin quando non finiscono altrimenti ci restano male mi viene voglia di scappare, e quindi capisco che devo andarmene. Perché sono persone fantastiche ma io mi appoggio troppo a loro, e loro a me. Finché, a vicenda, abbiamo il conforto di esserci, ci tarpiamo le ali e chiudiamo tutti in casa, penso. E non è giusto, nè per loro nè per me.

Non è lo spirito giusto, ma quando cazzo mai io ho avuto lo spirito giusto nel fare le cose ?

Se mai riuscirò a comprare i mobili questa è la novità principale della mia vita. Per il resto, mi rendo conto di quanto sia sola dal fatto che non posso smettere di fare la rizzacazzi con gente impegnata. In questo periodo sto facendo la civetta in maniera spudorata con ben due colleghi sposati che lavorano nel mio stesso ufficio, e un po’ mi vergogno, un po’ vorrei proprio prendermi sta botta di vita e non solo. E’ la cosa sbagliata, ma il problema è sempre lì: se uno aspetta sempre di fare la cosa giusta, che cazzo farà mai nella sua vita? Penso niente. Intanto si inizia a muoversi, e da lì si vede. Non lo so.

Ieri sera sono andata a vedere Star Wars, ovviamente, e ovviamente sono tornata a casa da sola. In garage c’era un guasto all’impianto elettrico e la luce era completamente spenta. Sono rimasta al buio completo per qualche secondo senza muovermi, pensando che se qualcuno mi avesse aggredito nessuno sarebbe venuto a soccorrermi, e mi sono sentita sola, e abbandonata, e stanca. Stanca di dovermela sempre cavare da sola, che nessuno mi accompagni a casa e mi tratti bene, come si trattano le ragazze di solito. La colpa è mia, naturalmente, che non riesco a fare la fanciulla indifesa. E penso a mio fratello che tratta la sua ragazza, che tra parentesi non è che sia chissà che, come se fosse un delicatissimo fiorellino. E mi domando perché io non mi merito tutto questo. Me le vado a cercare, forse. Qualcuno che ha l’aria di essere un bravo ragazzo ogni tanto prova a farsi sentire, ma non mi piacciono mai. Forse in fondo mi piace stare sola. Forse vorrei i vantaggi di entrambe le cose. Non lo so.

In realtà in questo periodo non sono di umore così nero, ma stasera mi sento una chiavica.

Non lo so.

I’m in love with ? and I feel fine

7 Ott

Mi sono morte due persone care nel giro di 4 mesi, a lavoro va maluccio (mi maltrattano un po’, ma solo dal punto di vista lavorativo: hanno dato più spazio ad altri, cosa che da un lato mi dispiace, dall’altro mi scarica un po’ di peso dalle spalle e mi ci voleva), non succede niente di che con lo stronzo, ma io sono qui, in piedi e tranquilla.

Serena. Non apatica: proprio tranquilla, ancorata alla forte fiducia nel futuro. Ormai quando mi vedono giocare con dei bambini e mi lanciano le battute ‘ti ci vedo, perché non ti dai una mossa?’ rispondo: ‘mi manca la materia prima. Faccio da baby sitter agli altri’. Senza rimanerci male e senza disperarmi in segreto.

Non lo so se ci credo che si sistemerà tutto: ma è come se avessi imparato a controllare la mente, a zittirla quando cerca di staccarsi da quello scoglio e di iniziare a navigare per acque torbide. Riesco in qualche modo a impedirmi di pensare. Suona male, ma è la cosa migliore che stia riuscendo a fare.

Qualche progetto in cantiere c’è, ma ho deciso di smettere di esaltarmi e iniziare a parlare quando poi non concludo nulla, quindi quando avrò fatto qualcosa darò il titolo a un nuovo post.

Hasta luego.