Archivio | ottobre, 2018

Tre Ave Maria e un Padre Nostro

28 Ott

Ho finalmente capito il motivo per cui non riesco a fare sesso con il ragazzo che ormai frequento da due anni e mezzo : ho la vestibolodinia, che, per come l’ho capita io in termini veramente da asilo, è una sorta di moltiplicazione delle terminazioni nervose ‘lì sotto’ che mi fanno provare dolore. Ho speso la bellezza di 150 euro per dei farmaci che dovrò prendere fino a dicembre (e non sono neanche scaricabili: dove siete, ‘me too’ del cazzo quando c’è un vero problema per le donne da affrontare? Se non avessi potuto permettermelo, come mi sarei curata?), e sarà una cosa lunga e camurriosa, come ha detto il mio ginecologo. In pratica, mi aspetto anche di non guarire, e prendo tutte quelle dannate bustine e pillole e mi imbottisco di cannule vaginali solo per farlo, senza crederci.

La giusta punizione che mi spetta.

Perché ho scoperto che io e lo Sposino avremo una riunione aziendale assieme e già sto pensando a come vestirmi per sembrare strafiga e a cosa dirgli (che poi, ci sarà talmente tanta gente che manco ci incontreremo). Giusti ieri, sono otto anni che.

Perché oltre a frequentare ‘il mio ragazzo’, non libero, che ancora non è riuscito a buttare fuori di casa la sua ex, perché, poverina, le è morta la mamma, non sa dove andare, è quasi sulla quarantina e rischia di suicidarsi, ho anche chattato per mesi e poi incontrato e baciato un altro uomo.

E non so cosa fare. Se da un lato l’uno mi da una sorta di stabilità, mi conosce, non c’è bisogno di ricominciare da capo, l’altro mi ha fatto provare di nuovo le farfalle nello stomaco. E mi intriga, e vorrei conoscerlo meglio, e.

Poi in effetti penso che fin quando non si risolve questa condanna che pende sulla mia testa è assolutamente tutto inutile.