Mai lamentarsi della propria situazione, e pensare di aver toccato il fondo: peggio può andare, si può iniziare a scavare.
In particolare, io sono stata trasferita in un altro ufficio, con un capo stronzo come si vedono nei film americani. Una caricatura, praticamente, che ha sbalzi di umore peggiori di quelli miei quando ho il ciclo, che è in grado di trovare sempre un pretesto per cazziarti anche se stai facendo tutto giusto, se ha i cinque minuti, e che se t’azzardi a fare SOLO un’ora di straordinario rigorosamente non retribuito, ti guarda storto perché ‘oggi mezzo orario?’.
Così sono giorni che a me non smettono di sudare le mani per la tensione nervosa, e in più ho anche un assist perfetto per starmene ancora più rintanata a casa dal momento in cui il mio capo mi concede la libertà vigilata nel tardo pomeriggio, fino all’indomani mattina quando suona la sveglia e riprendono le frustate.
Reggerò, come sempre, perché ‘Fantozzi subisce ancora’ l’hanno fatto basandosi sulla mia vita lavorativa, ma invecchierò così.
Lavoro, casa, casa, lavoro.
La domanda è sempre quella: che ci campo a fare?
Archivio | Maggio, 2015