C’ero, con i miei cugini.
La mia famiglia mi ha fatta sentire protetta, coccolata, viziata, tra gite, nutella artigianale, abbracci, sorrisi e confidenze.
E al tempo stesso mi sono sentita adulta, indipendente, autosufficiente. Ho sgomitato, spinto, scalciato, urlato e ho raggiunto la transenna, e ho capito che io non sgomito MAI per arrivare ai primi posti perché non mi ritengo capace, ma se mi ci metto non c’è cazzo che tenga per nessuno. Aeroporti, treni, scambiare quattro chiacchiere con una signora inglese che mi fa i complimenti per il mio inglese ‘excellent’.
E stamattina stavo per schiantarmi. La strada che faccio per andare a lavoro ne è piena, e pensavo in maniera serena, che ormai ho praticamente visto tutto, ho provato emozioni incredibili, ho amato, AMO, sono amata anche se non da tutti quelli che avrei voluto, ho conquistato a fatica quel briciolo di fiducia in me stessa che mi permette di rialzarmi in tempi relativamente brevi dopo ogni scivolone. Non voglio niente di più. Non penso di poter ottenere nulla di più. Sono serena, ma stufa. Me ne voglio andare. The fear goes away…