Archivio | marzo, 2014

Eppure sentire

24 Mar

E’ quasi impossibile essere tristi. Le giornate si allungano, il sole inizia a pizzicare tanto quanto basta a farti arrotolare in su le maniche e iniziare a sognare le maniche corte. Arrivano brezza di mare e sottile odore di fiori alle narici. I colori iniziano ad essere più nitidi, il mare è blu e il cielo azzurro, e la linea di demarcazione è così netta che pare invitarti a raggiungerla. La gente sorride di più e inizia a parlare di ponti, di gite fuori porta, di arrostite all’aperto, di infiorate. Il mondo sta riacquistando la sensibilità dopo essere stato a lungo rannicchiato nella stessa posizione per difendersi dal freddo.

E in tutto questo brulicare di vita che si sveglia, ci sono io.

Un sacco dell’immondizia abbandonato in un angolo, grigio, inerte, tristemente ripiegato su se stesso. 

Sono sempre perennemente fuori posto.

“Quando pianti dei semi nel tuo giardino…

22 Mar

… non vai a scavare tutti i giorni per vedere se hanno germogliato”, dice la suora tibetana Thubten Chodron. “Ti limiti a innaffiarli e a strappare le erbacce, perché sai che con il tempo cresceranno”. Mi sembra un buon consiglio per te, Ariete. Sei quasi pronto per piantare i semi metaforici che coltiverai nei prossimi mesi. La fiducia è fondamentale per i tuoi progetti. Devi trovare il modo di reprimere qualsiasi tendenza tu possa avere a comportarti come un impaziente maniaco del controllo. Devi solo piantare i tuoi semi e garantirgli tutte le cure necessarie.

 

E questo è l’ultimo oroscopo che dovrei leggere per molto molto tempo prendendolo definitivamente per buono. Ho seminato. Ora devo aspettare e continuare a fare quello che c’è da fare affinché le pinatine crescano bene, ma senza scoraggiarmi perché non vengono subito fuori i germogli. 

Dal fronte si registrano novità di scarso interesse. Lo Sposino, visto che sappiamo che è intelligente, è stato promosso, e sta ampliando casa sua, ma continua a collegarsi a facebook a tutte le ore, e idem sua moglie (quella testa di minchia). Chissà se continueranno così in eterno. 

La bacheca del lord continua ad essere infestata da cose pubblicate da quelle zoccole delle sue ‘amiche’. Troppe amiche, e tutte equivoche. Non l’avrei mai tollerato, e questo evidenzia quanto io sia schifosamente possessiva e gelosa. O solo furba a sgamare il pericolo prima che si presenti, chissà.

Il mio collega fidanzato e convivente mi ha dato un bacio stampo e poi ha insistito per farmi andare a casa sua quando la sua ragazza è partita, ovviamente io non sono la cretina di tre anni fa e anche se mi piaciucchia me ne sono stata buona buona a casa, e da quel momento non mi parla più. 

Il banconista del nostro gelato dopo pranzo mi fa gli occhi dolci. 

Le mie amiche che dovevano partire con me il mese prossimo hanno litigato e non so in quanti partiremo. 

Ho preso i biglietti per i Pearl Jam svenandomi e non sapendo se effettivamente mi arriveranno. Si vede che non sono nativa digitale: quando compro su internet una parte di me è pronta ad accettare di aver subito una truffa.

Il lavoro si complica ma mi sta timidamente iniziando a piacere. Imparo cose nuove e mi sento meno inutile.

E basta, tutto qui. Aspettiamo. 

Fanculo

2 Mar

Non sono felice. La mia vita è incompleta e sprecata, perché non costruisco niente, oltre a pagarmi a rate la casa. 

Ho un ex amante sposato con figli e un ex ragazzo inconcludente che nonostante le belle parole penso non mi abbia mai amata.

Ho amici a intermittenza, uno più perso dell’altro (ma frequentare gente normale, tu, no eh? Dice sempre mio padre), e qualcuno pure a convenienza.

La mia cultura è frammentaria e fai da te, e si vede. Pago a vuoto le tasse universitarie e faccio un lavoro che non mi piace.

Mi sfaccio di canne, mi vesto come una barbona e non sono per niente femminile.

Viaggio in continuazione per riempire i buchi che ho nella mia vita, e spreco i miei fine settimana ad ascoltare musica, cazzeggiare al pc e leggere.

QUALCUNO HA QUALCOSA DA RIDIRE?

State poi tanto bene voi? Voi che sermbrate avere una vita di successo? Io non penso proprio.

Io sono questa. E non ho intenzione di chiedere scusa, o di giustificarmi, o di sentirmi una fallita per come sono. 

‘Preferisco essere odiato per come sono che amato per quello che non sono’. E ora, vado a preparare l’ennesima valigia. Hasta luego.