Ora io vorrei capire una cosa.
Ci rivediamo dopo più di un anno di silenzio, apparte la mia buca quando tu casualmente eri qua e non sapevi che fare a pranzo e i miei auguri di compleanno, e tu ti comporti di merda minimizzando la mia vita e le cose che hai fatto dall’alto del tuo ‘tu non puoi capire perché non hai figli’. Mi sblocchi su facebook, mi fai vedere i link che pubblichi. Metti come città natale la MIA città dove tu NON SEI nato, che non hai mai fatto altro che criticare, e poi la togli. Mi fai gli auguri di Natale. Mi inviti a cliccare ‘mi piace’ su una pagina, probabilmente perché volevi che facesse numero. Mi fai gli auguri di Capodanno.
Mi RIBLOCCHI la bacheca su facebook.
Io sono pazza e ossessiva, ma tu?
Che MINCHIA volevi che facessi? Che ti sbloccassi a mia volta? Che fossi più calorosa nel risponderti agli auguri? Che cercassi una scusa per scriverti?
Non posso. Perché vedi, hai scelto tu. Avevi la possibilità di decidere e hai preferito restare con lei, e fartici un altro mutuo. Hai scelto di passare le tue estati a casa a mare dei tuoi suoceri, e i tuoi sabati e le tue domeniche al centro commerciale. Hai scelto di restartene a casa quasi tutte le sere a mettere mi piace a destra e manca, o a guardarti qualche film da solo mentre quella se ne va a letto.
Hai preferito tutto questo a quanto stavamo bene assieme, a quanto eravamo affini sotto tutti i punti di vista, quanto la pensiamo uguale su politica, musica, morale, mondo. A quanto stavamo bene assieme quando ci abbracciavamo. Ti avrei ridato l’entusiasmo, ti avrei fatto viaggiare, ti avrei portato a fare gite fuoriporta nel finesettimana, o ce ne saremmo restati assieme a vedere un film che piace a tutti e due. Ti avrei portato nella mia famiglia e fatto assaporare la bellezza di un primo gennaio passato coi miei cugini a litigare su apple/android, a ridere sullo stesso lavoro, a fregarsi i pezzi migliori di pasta al forno dal piatto, a ridere come pazzi, a organizzare per un viaggio assieme, a parlare di musica, e ad andare poi tutti assieme a vedere Capitan Harlock. Con i bambini, perché sono una risorsa, non un peso che ti impedisce di fare tutto. Ti avrei amato come non lo sei mai stato e avrei fatto del mio meglio per renderti schifosamente felice. E ci sarei riuscita.
Hai detto no. Ci sta. Puoi non avere le palle, puoi non esserti schifosamente innamorato come me. Ci sono i bambini, ok, perché se è vero che la nostra amica ha divorziato, è anche vero che ora si sente molto più felice ma anche molto in colpa, tanto che ogni tanto le viene la tentazione di rimettersi col suo ex marito per non fare soffrire i bambini.
Ma resti lo stesso un fottuto idiota. Basterebbe così poco, un miserabile messaggio per definire una volta per tutte la situazione: ci amiamo ma non possiamo stare insieme, restiamo amici, non voglio più vederti neanche stampata in cartolina.
E invece domani farò avanti e indietro in giornata con l’aereo per andare a vedere una festa delle Befane in un’altra città, perché anche se ho perennemente le meningi rivolte da un’altra parte, devo FINGERE che la vita vada avanti.
Ma sono stanca.