Ho diviso tutta la mia vita in avanti Cristo e dopo Cristo, dove Cristo è lui, che per quanto è magro ci somiglia pure.
Come mi ha detto la mia amica, mi sono trasformata in una donnina delle telenovelas. E direi che è giunta pure l’ora di dire BASTA.
Mi sono innamorata, ok, e per la prima volta, e prendere una gran batosta così la prima volta è proprio brutto. Ma la cosa va ben oltre. E’ tutta colpa del mio merdosissimo carattere, del mio mettere a tutti i costi qualcuno su un piedistallo, qualcuno a cui non riesco ad arrivare e da cui dipendo affettivamente. L’ho fatto tutta la mia vita con mio fratello, l’ho fatto con lui. E forse è giunto il momento di capire che io sono io e non devo adeguarmi agli standard di nessuno. Non dovevo per forza essere una cima in matematica e fisica perché lo era mio fratello e perché lui pensava che le materie umanistiche non servissero a un cazzo e non dimostrassero l’intelligenza di una persona. E ora non devo a tutti i costi sentirmi una fallita perché non sono sposata con figli mentre lui lo è. Non devo dimostrare niente a nessuno, e che lui pensi quello che vuole. Mi piacerebbe avere dei bambini ed essere sposata; ma a modo mio, non di certo facendo corna o subendole o alienandomi all’auchan ogni domenica pomeriggio senza fare mai un viaggio o qualcosa che mi piace perché ‘ci sono i bambini’.
No, mi dispiace, io mi rifiuto di considerarmi fallita, o superficiale, o ‘giovane’ perché sono quello che sono.
E pazienza, basta, mettiamoci un punto, io mi sono rotta il cazzo di me stessa sempre piagnucolante, se la vita mi da limoni, anche se non mi piace, farò limonata!
ho voglia di leggerezza. Ho voglia di non pensare, rimuginare, congetturare, mumbleare dalla mattina alla sera.