Archivio | settembre, 2013

nostalgia canaglia

29 Set

E poi quando scartabello un po’ per cercare un film che ho voglia di rivedere, saltano fuori tutti i cd che mi ha fatto il Lord e che io non ho mai ascoltato, i libri che mi ha regalato e non ho letto, i film che mi ha dato e non ho visto, gli adesivi che ho lasciato stropicciarsi dimenticati in mezzo ad altre cartacce. E non so neanche che fine abbia fatto lo spartito di quella canzone che ‘è la mia dichiarazione’. Sono stata una pessima fidanzata, con la testa altrove, tanto disattenta quanto pretenziosa. Subito pronta, alla rottura, a farmi vedere felice come una Pasqua senza soluzione di continuità, come se in quei 4 mesi non fossi stata con qualcuno con cui mi ero appena lasciata. E sono stata anche tanto subdola da scaricare tutte le colpe a lui, quando la maggior parte erano solo e soltanto mie. Non mi sono comportata per niente bene.

E penso a tutte le barriere che ero riuscita ad abbattere e che ora sono state ricostruite più alte e forti che mai.

Sei imperturbabile. E se non lo sei, devi apparirlo. Se torni da un viaggio con la febbre devi andare l’indomani alla festa del primo compleanno di un bimbo e devi essere spiritosa e carina. Devi essere operativa. Anche se dentro senti angoscia perché ti vedi circondata da tutto quello che vuoi e che non riesci ad avere,  tristezza e nostalgia per i bei ricordi del passato, e rimpianto e rimorsi per gli errori commessi.

Tell me quando quando quando

14 Set

Attaccarsi i sandali tacco 10 belli stretti per farsi 90 km ed andare nella città dello Sposino per andare a ballare con quelli che erano i nostri colleghi, senza nessuna voglia, con tachicardia a mille, solo per fargli sapere che io sono in zona, farsi scattare qualche foto in loco e possibilmente sperare che lui venga. Di lui nemmeno l’ombra, anche se aveva detto che forse sarebbe venuto (con moglie al seguito?). Quando mi metterò il cuore in pace e mi rassegnerò al fatto che lui la sua scelta l’ha fatta e che non conta un fico secco che ieri sera erano tutti separati con bambini e che quindi gente che si separa nonostante i figli ce n’è a bizzeffe? Quando capirò che è LUI che non ha voluto perché non gli piacevo abbastanza? Quando smetterò di trasalire leggendo Giulio Cesare Giacobbe quando scrive che la donna, se si innamora di un altro, ci mette un secondo a lasciare la famiglia mentre l’uomo, anche se si innamora, ci sta dieci anni? (SE si innamora.) E anche quando, posso aspettare dieci anni? Direi proprio di no. Giorno 20 fa un anno esatto che non ci vediamo. Quella data per me suona una sveglia e per lui non cambierà nulla, non ci farà completamente caso. Quando finirà? Quando capirò che anche se ci dovesse essere stato qualcosa di bello, magico, spettacolare, le cose cambiano e come sono evidentemente cambiate per lui devono cambiare anche per me?

Quando?

I have a strategic plan, it’s called doing things

13 Set

Finalmente questa merdosissima estate sta finendo (è già finita?).

Un’estate di completa nullafacenza, solitudine, alienazione, nevrosi, scazzo, esaurimenti, urla, pianti, canne e alcool. Un’estate in cui anche alzare il telefono e parlare con qualcuno mi ha causato attacchi di panico. 

E’ solo quando mi obbligo in qualche modo a muovere il culo che mi sento meglio e che mi vanno bene le cose. Ed ecco quello che farò: fare cose. Qualsiasi cosa. Spero che il peggio sia passato.

Mr Hyde

3 Set

… che cerca di liberare il dottor Jekyll che è in sè (sperando che ci sia).

Sono una persona orribile: livida, rancorosa, avvelenata, che come i bambini con qualcosa che sono costretti a mangiare e che proprio non vogliono inghiottire,  rimastica all’infinito lo stesso boccone putrescente.

Mi sforzo ma riesco solo a salvare le apparenze, e forse neanche questo. Perché è inutile fingere, il risentimento, la tristezza, la rabbia trapelano, trovano il modo per guizzarti negli occhi e renderti spiacevole, repellente a te stessa.

Ma la cosa che conta è sembrare intoccabile, al di sopra di ogni sofferenza, non mi hai ferito, non è successo niente, la colpa di tutto è tua ma io non ce l’ho con te, sono magnanima, superiore, indifferente. 

BALLE.

E andiamoci pure, a scattarci quattro foto in una capitale europea a fine mese, giusto per metterle su facebook e dimostrare che la vita va avanti e che mi sto divertendo un mondo e non ho bisogno di nessuno per sentirmi perfettamente appagata. 

Mi faccio pena e schifo da sola.