… io ce la sto mettendo tutta.
A non esplodere con (ex?) best friend perché è una stronza egoista che finché le cose si fanno a modo suo, bene, se no chi s’è visto s’è visto, ‘domani vado al mare con tizio caio e sempronio, tu non hai ferie vero? Oooooooh quanto mi dispiace’, come se fosse difficile organizzare di sabato o di domenica;
a non prendere a sacrosante male parole mio fratello, la causa di tutti i mali della mia vita, che con la sua scintillante esistenza oscura perennemente la mia, lui che è laureato, fidanzato, pieno di amici, guadagna più soldi di me, con prospettive di miglioramento, mentre io sono una miserabile diplomata impiegata condannata alla mediocrità, senza fidanzato e a quanto pare non in grado di averne uno (secondo mio padre sono triste perché è finita col Lord, come se non potessi mai trovare nessun altro). Non solo con la sua sola presenza mio fratello è in grado di polverizzare quel granello di autostima che con lacrime, sangue e sudore sono riuscita a costruirmi, per giunta fa l’offeso con me perché ‘sei sempre a giro come una trottola e quando ti dico di fare una cosa io non ci sei mai’. Certo! Perché io non sono quella che passa le serate davanti al computer a vedere puntate di telefilm vecchi come la Bibbia! Sono sempre in giro! E al primo fischio devo accorrere come un cane pronto a scondinzolare per ringraziare di essere stato calcolato, e poco importa che se tu hai intenzione di passare del tempo con me, magari mi coinvolgi nella scelta di giorni/orari/posti invece di chiedermi di prendermi ferie che non posso avere per raggiungerti a 100 km di distanza;
a non mettermi a urlare e piangere a lavoro, dove devo lavorare per tre e tenere testa a gente che si viene a lamentare per le inettitudini altrui, che consistono anche nell’arrivare puntualmente in ritardo e nel far aprire l’ufficio ben oltre l’orario previsto. Ma dico io, ci vuole tanto per appena due settimane, visto che siamo in due, ad alzarsi 30 fottutissimi minuti prima invece di fare la figura del paninaro che apre e chiude quando dice lui? ;
a non inveire come una bestia feroce contro il Lord fino a farlo piangere, che ancora mi brucia aver perso tutto quel tempo e quelle energie per uno che non si meritava neanche uno sputo in un occhio, che continua senza problemi le sue frequentazioni con quella figa di legno della sua ‘amica’ che è stata una delle concause della rottura;
a non scrivere alla moglie dello Sposino;
a non mandare a fanculo tutti i vari ed eventuali ‘amici’, tutti presenti quando c’è bisogno di asciugarsi le lacrime e il moccio colante sulla mia spalla, desaparecidi quando tutto va a gonfie vele.
Sì Karma. Potresti trovare mille obiezioni, dire che ho esagerato, che sono io che me le tiro, che non è vero che sono tutto questo stinco di santo, che a volte scompaio e non rispondo al telefono, che do buca troppo spesso, che certe situazioni vanno avanti da secoli e non mi hanno mai pesato e invece ora saltano fiuori, che sono troppo intollerante, è vero. Ma se non sempre mi comporto in modo esemplare, è pur vero che ci metto le mie migliori intenzioni e che faccio sacrifici e mi sforzo costantemente di migliorare e di non essere una persona cattiva o egoista. Però sono stanca, stanca da morire. Mi sento come una spugna che ha esaurito la sua capacità di assorbimento. Ora non ti sembra giunto il momento di ripagarmi? Quante altre cose buone devo fare perché ne accada una buona a me? O sto espiando le colpe di una vita passata di cui non ho memoria? Dimmelo karma, perché altrimenti mi organizzo diversamente e inizio anch’io a farmi i cazzi miei.