Archivio | luglio, 2013

Aripijate!

27 Lug

Così non va. Mi sto lasciando morire un’altra volta, chiusa in casa (oggi non ho messo il naso fuori neanche per andare a comprare le sigarette). Continuo a triturarmi le ultime cellule cerebrali pensando allo Sposino e al Lord, con rabbia, tanta ma tanta rabbia. 

Non va. Mi concederò ancora stasera per indulgere nella paralisi. Da domani (lunedì, ormai finiamo la settimana 😛 ) si torna in scena. Non che mi vada, ma qualcosa devo pur farla. Non vedo via d’uscita, ma so che fino a poco tempo fa stavo meglio, ed è stato quando mi sono data una mossa. Perché per quanto possa essere faticoso, per quanto possa sembrare che non ne vale la pena, perché NULLA cambia, restare fermi è molto pericoloso. E poi penso che tutte le volte che, o per spinta mia o per fattori esterni mi sono mossa, sono stata meglio e sono migliorata. Fino a due anni fa chi l’avrebbe mai detto che io avrei avuto una relazione con un uomo sposato (non che me ne vanti, ma insomma: da vergine a amante non è un salto da nulla)? Fino all’estate scorsa chi l’avrebbe mai detto che sarei riuscita a stare, seppure per qualche mese, con qualcuno che non fosse LUI? Ad avere degli amici, a partire tre volte nel giro di sei mesi con persone conosciute poco prima, praticamente degli estranei? Eppure eccomi qua. Quindi, ancora una volta, stand up!, e in qualche modo PROVIAMOCI. It’s worth a try. 

Anedonia

22 Lug

In psicologia e psichiatria, il termine anedonia (parola greca composta dal prefisso negativo an e hēdonē, “piacere”) descrive l’incapacità di un paziente a provare piacere, anche in circostanze e attività normalmente piacevoli come dormire, nutrirsi, le esperienze sessuali e il contatto sociale.

L’anedonia è considerata uno dei sintomi più indicativi dei vari disturbi e malattie mentali. In primo luogo i disturbi dell’umore e la depressione. Tale sintomo è uno di quelli maggiormente citati dai manuali per la diagnostica con criteri statistici (“DSM” e “ICD“) anche se in modo diverso (il DSM, per esempio, non lo associa alla depressione). L’anedonia è considerata un sintomo di carattere accessorio, ma comunque significativo, nella diagnosi della schizofrenia e di alcuni disturbi di personalità.

(Wikipedia)

 

Mi sento veramente, veramente stanca. Non riesco a fare più nulla, tranne giocare a Candy Crush saga e controllare su whatsapp se lo Sposino o il Lord si siano collegati. Non sento la mia migliore amica da circa due settimane, e per colpa mia che le ultime volte l’ho liquidata con due parole per telefono. Spesso e volentieri do buca alle varie uscite, anche se stasera con uno sforzo immane mi vestirò (?!) e metterò il naso fuori di casa. Leggo, ma molto poco. E la cosa più agghiacciante di tutte è che ascolto poca musica: questo significa che sono proprio morta dentro. A volte penso che sarebbe il caso di piangere, ma non mi riesce più neanche quello.

Prima o poi…

18 Lug

[IL SUO OROSCOPO

Toro
20 aprile – 20 maggio
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 Sei sicuro che l’erba del tuo vicino sia più verde della tua? O quel colore più vivido è solo il frutto di un’illusione ottica provocata dalla tua incapacità di vedere la situazione oggettivamente? A giudicare dalla mia analisi dei presagi astrali, non ti stai ingannando. Quell’erba è veramente più verde. Ma è importante capire perché. Forse il tuo vicino la concima molto di più. Quindi cerca di rispondere a questa domanda: sei disposto a sopportare più merda per avere un’erba così verde?]

 

 

… ci riincontreremo, tu verrai a cercarmi, me lo sento, è nell’aria. 

Nel frattempo, invece di essere triste e scazzata perché mi manchi, o cercarti io e indurti in tentazione mentre questa è una cosa che devi decidere solo ed esclusivamente tu, senza interventi esterni, senza forzature, vivrò, e mi troverai migliore e sorridente.

My head is a jungle, jungle

15 Lug

‘sei troppo orgogliosa, chiamalo, che ne sai, da cosa nasce cosa, alla peggio ti fai una scopata e ci metti un punto, se no resti col dubbio, sei scomparsa, forse per questo anche lui non si è più fatto sentire’

Lui mi mette un mi piace sull’immagine di copertina su facebook, l’unica cosa che può vedere. Qualche giorno dopo ho una cena lì in zona e vado, e la mia amica lo chiama e gli dice che ci sarò io e che magari potremmo passare a salutarlo. Lui si mangia le mani perché ha un impegno, ma la tartassa per organizzarci qualche altra volta. 

Sono troppo orgogliosa? Non ho insistito abbastanza? Dovevo, come dice lei, sfruttare questo suo momento di debolezza per tornare all’attacco? O sono solo stata un’imbecille a farmi trascinare in questa storia fin dall’inizio, rischiando grosso, perché ora mi sono pure venute le paranoie che qualcuno possa aver scoperto qualcosa. Sono confusa e infelice, per ricordarmi che sono fortunata e che la mia vita sta prendendo la giusta piega devo fare mente locale al fatto che l’anno scorso ero sola come un cane mentre ora ho degli amici e faccio cose nuove. Mi sento stanca, non riesco a ragionare lucidamente e vorrei solo chiudermi in casa e non mettere più il naso fuori. 

Erase/Rewind

10 Lug

ERASE.

Ho cancellato tutto. Ricordo tutto, ma non provo assolutamente più un cazzo di nulla. Lui ha cercato di riavvicinarsi, mi ha scritto, telefonato, è venuto sotto casa a portarmi un libro e un cd. Io ho tentennato, lo ammetto. Those to whom evil is done, do evil in return. Però alla fine mi sono detta che sì, in definitiva è molto, molto meglio soli che male accompagnati, che è inutile che si ricominci qualcosa se tanto lui non ha la minima intenzione di cambiare (e se l’avesse, ci riuscirebbe?). Perciò gli ho dato buca e fatto capire chiaramente che la prossima volta che ci rivedremo sarà con tutti gli altri. Mi dispiace, ma non ero me stessa. Io sono una grezzona che ha come prima lingua il dialetto, dico parolacce, fumo, mi vesto come una barbona e ho una spiaccata ammirazione per tutto ciò che è pratico. E lui è l’esatto opposto, non per niente è il lord. Che ci stiamo a fare insieme? Un cazzo di nulla. Direi che mi è quasi passata la voglia anche di togliermi gli ultimi sassolini dalla scarpa. Insomma, come se non fosse successo niente. E’ stato un livido: grosso, bluastro, brutto a vedersi, ma è scomparso senza lasciare traccia alcuna, come se non fosse mai esistito. Al contrario di certe cicatrici discrete e riservate, che non saltano all’occhio, che vedi solo se vuoi andarle a vedere. Ma ci sono.

REWIND.

E giorni in cui sembra non siano passati tutti questi mesi e lo Sposino è una presenza tangibile. E’ nei Creedence Clearwater Revival che ascolto in continuazione. In Wired, che cerco come una disperata per tutta la città. In certe mie espressioni, in certe mie risate. In certi miei atteggiamenti. Lui è parte di me, sono diventata un po’ lui. No, non si poteva continuare in quel modo. Ho fatto bene a darci un taglio, razionalmente lo so. Ma so anche che è difficile, se non impossibile, conoscere come le mie tasche qualcuno, e innamorarmene comunque.

Anche se la mia amica mi dice di buttarmi e chiamarlo, non lo farò. Ormai sono sopravvissuta a questa bomba atomica, e cerco di godermi al meglio quello che ho, anche se non è precisamente quello che vorrei.  MA, come saggiamente cantano gli Stones, you can’t always get what you want, but if you try sometimes, you get what you need.