Archivio | ottobre, 2012

Exactly one year ago

27 Ott

Esattamente un anno fa imparavo a fumare aspirando. Esattamente un anno fa cenavo con tutti gli altri. Esattamente un anno fa mi aspettava una canna dopo cena, e la mia prima volta. Il dolore, il piacere, le lacrime, i sorrisi, il mi dispiace.

Un anno fa non sapevo che oggi sarei stata ancora qui a piangere e a ricordare, skippando una festa con la scusa della febbre. Non sapevo che in un anno avrei provato tutti i sentimenti che si possono provare nei confronti della stessa persona. E non avrei mai immaginato che a distanza di appena 365 giorni, da che facevamo l’amore guardandoci negli occhi ci saremmo a vicenda impostati la privacy di facebook in modo da non farci più sapere mai più niente l’uno dell’altra.

Invidio quelli che riescono a cancellare messaggi, contatti e persone come nulla fosse. Io ancora ogni tanto guardo che fanno i miei compagni delle elementari.

Mi manchi. With or without you, I can live. Ma mi manchi.

Ultime cattiverie prima di andare avanti

16 Ott

E’ inutile girarci intorno, no? L’orgoglio ferito resta, e non ci dimentichiamo che, da binge eater in via di guarigione (guarita?), sono iper critica nei confronti degli altri, comunque.

La vita di quello stronzo deve far proprio pena se passa tanto tempo su facebook. Non l’ho bloccato infatti, ho solo impostato la privacy in modo da non fargli vedere nulla. Anyway, vederlo collegato che mette mi piace a link che io trovo assolutamente inutili come ‘non si maltrattano i bambini’ mi rende felice. Enjoy your loneliness. C’è di più. Tanto è indaffarata anche sua moglie, che da che non si collegava mai adesso ha pure il tempo di cambiare l’imnmagine del profilo e di mettere una foto dove dimostra almeno 5 anni in più di quelli che ha. Vestita da Signora. Con il maglioncino pezzato, la collana di perle, le labbra truccate con matita e rossetto di un colore molto Signorile. Una vecchia. Parata a festa per la domenica del villaggio. Io e la mia collega l’abbiamo soprannominata la mucca per via delle stampe sul maglioncino. Una che a modo suo cerca di vestirsi in maniera sofisticata senza riuscirci. Tenatill’. Patetici, lei e lui.

And now, we walk by.

I said maybe you’re gonna be the one that saves me

13 Ott

Lui tira fuori il meglio di me. E’ brillante, spiritoso, colto in una maniera impressionante. E’ un piccolo Lord, non dice mai parolacce a sproposito. E quando usciamo assieme (in gruppo eh!, mica da soli), io fumo di meno, parlo un italiano MIGLIORE, riscopro interessi che un tempo erano anche i miei, prima che mi spegnessi. Quando parliamo la smettiamo solo se ci interrompono.

Probabilmente non succederà nulla di nulla, però ragazzi: c’è di molto meglio in giro. E a me chi me lo dovrebbe far fare a piangere per uno che è un vigliacco anaffettivo che non sa decidere della sua vita, capace di mettersi a letto con la persona che ha tradito, che sbaglia i congiuntivi, che non sa stare in mezzo agli altri, che scopa male, secco secco e che ha pure la schiena distrutta e quindi non potrebbe assolvere a una delle principali funzioni del maschio, portare i bagagli?