Sì, io me ne vado, a testa alta. Appena fuori dalla sua vista inizierò a strisciare e contorcermi e piangere, ma io me ne vado. Perché ho capito una cosa: se è destino, lui tornerà. Se è la mia metà, ci riuniremo. Se tutte le cose che mi ha scritto non erano frasi di circostanza, saremo insieme. Se non lo è, se non sarà mai capace di smettere di mentire, se non riuscirà a trovare il coraggio per vivere la sua vita invece di farsi bloccare dalla paura di cambiare, di affrontare una situazione sì terribile ma non impossibile, allora non è per me. Io sto imparando a riconoscermi. A me non piace il caramello, adoro vestirmi da stracciona, amo chi sa sbagliare e chi sa chiedere scusa, non mi piace chi si fa bloccare dalla paura. Ecco chi sono io. Una persona in fase di costruzione, ma che ha alcuni punti fermi.
Sono a pezzi e non sono sicura di avere la colla per rimettermi insieme. Non sono sicura di volermi rimettere insieme in realtà, e questo non dipende da lui, ma da come sono io. Io sono una persona fondamentalmente infelice per il 90% del tempo, ma lo sono sempre stata. Ero a pezzi anche prima di lui, forse anche peggio di così. Quindi questa è solo una batosta in mezzo alle altre. Una brutta batosta, d’accordo. Sono stata l’amante. Io. L’amante. A vedermi nessuno ci crederebbe mai. Neanche io ancora ci credo, non mi capacito di come ho potuto. La cosa che so però è che ho pagato un prezzo molto alto, anzi, visto che era troppo alto me l’hanno rateizzato e lo sto ancora pagando. Molto più di sua moglie che vive nella beata ignoranza e nell’ipocrisia di una famiglia felice.
Quindi non ho la soluzione in tasca, non lo so come farò a riprendermi, non so neanche se ce la farò a dire il vero. Ma di tutto questo lui non ne saprà niente. Lo lascio andare, definitivamente. Lui sa già tutto quello che c’è da sapere su quello che provo io. Deve fare chiarezza dentro di sè e giudicare la sua situazione da solo. Io avrei fatto diversamente, ma non posso imporre il mio modo di vedere a nessuno.
E poco importa se quando mi vengono certe battute devo tapparmi la bocca perché non c’è lui a capirle, se non posso commentare con nessuno l’ultimo numero di quel giornale che ho iniziato ad amare grazie a lui, se devo ascoltare certe canzoni da sola perché nessuno le sente come le sentiamo noi. ‘Qualche cosa di sicuro io farò: piangerò’.
Per molto tempo la frase che ha illuminato la mia vita è stata questa: Life is what happens to you while you’re busy making other plans. E voglio provare a crederci di nuovo.