Archivio | gennaio, 2012

The greatest thing you’ll ever learn is just to love

29 Gen

(and to be loved in return).

Sto molto meglio. Tranne alcuni giorni di down ma insomma, sto meglio davvero. Lui si sta facendo sentire praticamente tutti i giorni e io ci andrò.  Mi manca. Non so cosa provo di preciso, né cosa prova lui. Forse ci è passata e ci vado anche per capirlo. Ma principalmente perché sono felice che stiamo continuando a sentirci perché lui per me al di là di tutto è davvero importante. Mi ha dato e continua a darmi tanto e a farmi crescere. Il punto è anche che io fondamentalmente ho una grave dipendenza da persone. Io amo la gente, ho bisogno di gente per essere felice, in generale. E in particolare, mi scelgo sempre qualcuno su cui riversare tutto, e non va bene. Questo va contro il principio ‘vedi sempre le persone come un fine e mai come un mezzo’. il fatto che a me manchi qualcuno accanto non significa che devo mettere lui su un piedistallo e pensare che sia l’unica persona al mondo che può farmi felice. Anche se lui è speciale davvero.

15 Gen

In ‘Le follie dell’imperatore’ c’è una scena in cui Kuzko interrompe il film, e dice: ‘la storia parla di me, non di lui. Ecco, tutto chiaro? Ecco, possiamo andare avanti. Scusate l’interruzione’. Ecco cosa faccio io adesso. Torniamo a me. Ho recuperato tutta la soundtrack dei tempi non sospetti in cui a me di lui fregava un cazzo, o meglio, gli volevo bene come un fratello. Ecco come lo chiamavo: mio fratello. Sì, sembra impossibile. Dopo tutti quegli sguardi, quelle parole, quell’amore sembra impossibile, ma è esistito un tempo in cui l’idea di avere una relazione con lui mi avrebbe fatta semplicemente ridere.Rewind. Torniamo indietro a quel momento. Momento di dura lotta, momento di Subsonica e Beady Eye in sottofondo nel tragitto che mi portava a quel palazzone sotto i portici dove riceveva la psicologa. Momento in cui mi mangiavo le mani per essermela tirata tanto con un ragazzo molto molto carino che si è poi fidanzato, e solo perché ero intrippata di un altro. Momento in cui: sono fottuta, ma dato che non ho le palle per suicidarmi devo fare uno sforzo per risalire la china, e allora anche se la voglia è pari a zero ci vestiamo bene e ci trucchiamo pure per andare a lavoro e cerchiamo di uscire, di frequentare gente e di aprirci.
Ripartiamo da qui, che è molto in basso. Si tratta di lottare contro l’autolesionismo, i disturbi alimentari, l’apatia, l’abulia, la costante dipendenza psicologica da un qualcuno di turno che con uno sguardo può cambiare il mio umore da esaltato a disperato e viceversa.  ma è sempre stato così, ed è il punto da cui devo ripartire.
E’ successo esattamente quello che non volevo: perderlo anche come amico, ma ancora è troppo presto. Ancora devo far decantare quel po’ di odio che provo nei suoi confronti. Perché sì, lo odio perché essere stata l’amante, il comodo, essere stata rifiutata brucia. Per la prima volta penso di avere fatto una cazzata degradante e squallida di cui pentirsi. Anche se alla fine penso che rifarei tutto perché per quanto dolorosa è stata un’esperienza che mi ha insegnato molte cose, e comunque posso andare fiera del fatto di averla chiusa io. Ovviamente una parte di me spera sempre che lui prima o poi ci ripensi e venga a prendermi, anche solo per dare un senso a questa cosa, per non farla essere la tresca che è stata. Ma festa, se avrà da succedere succederà, nel frattempo io la archivio. E spero di avere finito con questo.

And then I’m better off than dead

14 Gen

Contrordine.

Ho parlato con la nostra collega, che mi ha detto molto chiaramente: non ci andare.

Me l’ha detto chiaro e tondo lui, dall’inizio e senza titubanze, che non avrebbe mai lasciato sua moglie, cosa dovrei andare a farci? Niente. Non abbiamo futuro, non abbiamo un presente e forse neanche un passato.  Forse lui mi ha già cancellata ed è tornato alla sua vita normale come se niente fosse. In effetti è da un po’ che non lo vedo su facebook, che prima era il chiaro indizio che mi controllava perché lui in facebook non entra mai. Se qualcosa deve succedere deve essere lui a farla, non posso forzarlo. Non posso cambiare la visione della vita di nessuno per quanto la ritenga sbagliata e assurda. ‘Mi dispiace aver incontrato una persona speciale come te e non poterle stare accanto’ è una cosa che per come sono fatta io non si può sentire. Non posso fare niente di niente più di quello che ho fatto: gli ho praticamente detto che lo amo. Devo solo lasciarlo in pace.

‘Non ti fare dire: non farti sentire più’.

 

Heroin. Vorrei essere morta di nuovo, vorrei imbottirmi di pillole e andare a fanculo.

Out of the blue and into the black

14 Gen

Basta, io ci vado. Ho troppa voglia di vederlo, di guardarlo negli occhi, possibilmente di farci l’amore sì. Potrei prendere una batosta perché per come è lui se ha un impegno mi manda a fanculo, lo so, e io non voglio avvisarlo prima. Ogni volta che parliamo ho sempre l’impressione di sbagliare qualcosa. Quindi potrei tornare a casa col cuore a pezzi, lo so già. Ma purtroppo io non ne sto uscendo e se in questi ultimi giorni ho avuto l’umore migliore è proprio perché ho questa prospettiva di vederlo. La verità è che vado avanti perché ho la speranza che lui lasci sua moglie, speranza vana, pazza, illogica, insensata, infondata, lo so. Ma non riesco a credere che qualcuno decida di vivere il resto della sua vita ingabbiato con una persona che non ama soltanto per non danneggiare i figli. Anche perché magari io non posso capire, ma il mondo è pieno di figli di divorziati e non penso che siano poi così infelici per quel motivo. Io sono cresciuta in una famiglia in cui i genitori stanno ancora insieme e non sono proprio il ritratto della felicità, quindi tutto è davvero relativo. Se lui l’ho capito davvero, ha soltanto paura di tutto il casino che si scatenerebbe, ma non penso che sia una cosa che può frenare davvero e per sempre una persona. Se è innamorata. Ma naturalmente c’è anche la possibilità che mi abbia raccontato un mucchio di minchiate, e che non abbia nessun problema con sua moglie apparte il fatto che non scopano, che non mi ami e mi abbia scritto tutte quelle cose solo per indorare la pillola e darmi un contentino.

E quindi insomma, mi metterò il mio cappotto nuovo bellissimo, le mie scarpe nuove bellissime, mi truccherò e andrò a prendere questa porta sbattuta in faccia, ma fanculo. So che sto per fare una minchiata ma la faccio comunque perché è quello che sento. Io vivo, seguo il cuore e mi prendo le conseguenze. Tanto è da un pezzo che ho toccato il fondo, posso anche mettermi a scavare.  O chissà a risalire.

Walking away

8 Gen

Sì, io me ne vado, a testa alta. Appena fuori dalla sua vista inizierò a strisciare e contorcermi e piangere, ma io me ne vado. Perché ho capito una cosa: se è destino, lui tornerà. Se è la mia metà, ci riuniremo. Se tutte le cose che mi ha scritto non erano frasi di circostanza, saremo insieme. Se non lo è, se non sarà mai capace di smettere di mentire, se non riuscirà a trovare il coraggio per vivere la sua vita invece di farsi bloccare dalla paura di cambiare, di affrontare una situazione sì terribile ma non impossibile, allora non è per me. Io sto imparando a riconoscermi. A me non piace il caramello, adoro vestirmi da stracciona, amo chi sa sbagliare e chi sa chiedere scusa, non mi piace chi si fa bloccare dalla paura. Ecco chi sono io. Una persona in fase di costruzione, ma che ha alcuni punti fermi.

Sono a pezzi e non sono sicura di avere la colla per rimettermi insieme. Non sono sicura di volermi rimettere insieme in realtà, e questo non dipende da lui, ma da come sono io. Io sono una persona fondamentalmente infelice per il 90% del tempo, ma lo sono sempre stata. Ero a pezzi anche prima di lui, forse anche peggio di così. Quindi questa è solo una batosta in mezzo alle altre. Una brutta batosta, d’accordo. Sono stata l’amante. Io. L’amante. A vedermi nessuno ci crederebbe mai. Neanche io ancora ci credo, non mi capacito di come ho potuto. La cosa che so però è che ho pagato un prezzo molto alto, anzi, visto che era troppo alto me l’hanno rateizzato e lo sto ancora pagando. Molto più di sua moglie che vive nella beata ignoranza e nell’ipocrisia di una famiglia felice.

Quindi non ho la soluzione in tasca, non lo so come farò a riprendermi, non so neanche se ce la farò a dire il vero. Ma di tutto questo lui non ne saprà niente. Lo lascio andare, definitivamente. Lui sa già tutto quello che c’è da sapere su quello che provo io. Deve fare chiarezza dentro di sè e giudicare la sua situazione da solo. Io avrei fatto diversamente, ma non posso imporre il mio modo di vedere a nessuno.

E poco importa se quando mi vengono certe battute devo tapparmi la bocca perché non c’è lui a capirle, se non posso commentare con nessuno l’ultimo numero di quel giornale che ho iniziato ad amare grazie a lui, se devo ascoltare certe canzoni da sola perché nessuno le sente come le sentiamo noi. ‘Qualche cosa di sicuro io farò: piangerò’.

Per molto tempo la frase che ha illuminato la mia vita è stata questa: Life is what happens to you while you’re busy making other plans. E voglio provare a crederci di nuovo.

R-A-B-B-I-A

2 Gen

 

Rabbia.  In questo momento lo sto odiando a morte, perché non lascia sua moglie, perché è uno stupido paraculo che prima di mandare gli auguri di Natale scrive ‘lo so che mi odi’, che ha avuto la faccia tosta (la cattiveria) di mandarmi il messaggio preconfezionato di auguri di buon anno da parte sua, di sua moglie, di suo figlio nr 1 e di suo figlio nr 2. Ma sei scemo o provochi? In entrambi i casi vaffanculo. Non è che ti auguro tantissimo male, non ti auguro l’attacco di panico che mi ha fatto aggrappare tremando alla ringhiera del balcone pregando di riuscire a tirare un respiro prima di morire soffocata coi vostri nomi davanti ai miei occhi, ti auguro soltanto di non scopare mai più per il resto dei tuoi giorni.

Varato un piano di disintossicazione 2.  Sto d’inferno, ho le braccia fottute dai tagli, ma ho deciso di rialzarmi, al solo scopo di incontrarlo un’altra volta e sputargli in faccia tutta la mia vita, facendolo sentire ingabbiato e spento più di ora. Ecco cosa mi farà andare avanti.